Storicamente parlando:
E’ l’alba del 15 Maggio 1916, dall’Adige al Brenta si
scatena la più grande lunga e sanguinosa battaglia montana di sempre, è la “STRAFEXPEDITION”con
la quale, l’esercito Austroungarico con lo scavallamento dell’Altopiano dei
sette comuni, intende invadere la pianura padana… il 23 Maggio, unità nemiche,
risalendo dalla sottostante Valsugana, conquistano il nodo centrale dell’intero
acrocoro settentrionale, la dorsale di “Cima Portule”, è un disastro, l’altopiano
viene travolto, ad Asiago, ridotta ad un cumulo di macerie, sventola il
vessillo austroungarico, è soltanto nelle giornate del 15-16-17 Giugno che i
nostri valorosi soldati, in tragica ritirata, in un ultima, estenuante, prova
di resistenza, sbarrano definitivamente la strada al nemico mettendo la parola
fine alla “Spedizione Punitiva”. 6187
morti 28544 feriti e 41101 dispersi, figli di un Italia rimasta miracolosamente
appesa per un filo alle ultime pendici del versante SUD dell’altopiano…
La controffensiva italiana è immediata, al grido “Savoia”, il
meglio della gioventù italiana balza dalle trincee e obbliga ad un ripiegamento
controllato le truppe d’oltralpe fin sugli inespugnabili baluardi difensivi dei
Monti: Interrotto, Moshiagh , Zebio, Colombara, Forno, Campigoletti e l’ancor più tristemente nota Ortigara. La corsa
di oggi ripercorrerà i luoghi che nei successivi 17 mesi di guerra, saranno
teatro di infernali battaglie utili solo a riempire lunghi elenchi di
caduti,feriti e dispersi, amici e nemici, l’ultra di oggi è dedicata ad ognuno
di loro, come è inciso sulla colonna mozza, “monumento ai caduti” a quota 2105m
di Cima Ortigara è “Per non dimenticare”.
In Startline Foto di Andreas Gad
7:30 “Passo Vezzena” luogo balzato agli onori della cronaca locale
per le “mascalzonate” dell’Orso Genè che un giorno si ed uno no, fa parlare di
sé sbranando mucche a destra e a manca tra gli alpeggi dell’altopiano…
Una tromba intona “Il
Silenzio”… brividi, di freddo e di storia, fumogeni tricolori alimentano la
fredda nebbia che persiste in zona partenza, 3-2-1 si parte, volti distesi,
grandi chiacchiere tra i più o meno “soliti” compagni di avventura, i primi
morbidi km di salita, servono a sgranare il gruppo e a cercare un passo facile.
La cima dello Spitz di Vezzena corricchiando in una mulattiera, arriva
facile, ai nostri piedi, coperti dalle nuvole, si nascondono i laghi di Levico e
Caldonazzo, al loro posto oggi c’è un candido mare di nuvole, bellissimo, io e
Franky mettiamo in pausa il nostro incedere per scattarci qualche foto:
I raggi di sole via
via prendono coraggio e la foschia lascia il posto al tipico giornatone estivo
( dell’anno scorso) Fulmine è un Compress-puntino blu, 200m avanti a noi, non
ho la minima intenzione di raggiungerlo, sto già navigando ad un 10% di impegno
in più del prefissato, Franky non è della stessa idea e mi invita a spingere
per andare a prenderlo… so ragazzi, vabbè, mica posso farmi trattare da anziano
no? Aumentiamo un po’ il passo e sben, giù in discesa il più rapidamente
possibile, i bastoncini mi salvano la vita in un paio di occasioni dopodiché,
piazzo giù “LA” magia, spalmo un passo alla Michael Jackson stile moonwalk,
scivolando su di un masso, Franky è estasiato, lo pietrifico con un “Tranqui,
vecchio, lo faccio sempre” (in realtà il pensiero fu “Orcamuccastogiromecoppo”).
Passa qualche Km e la tecnicità del percorso aumenta in
maniera direttamente proporzionale alla
propria panoramicità….. (scusate un attimo, devo bere un bicchiere d’acqua e
rileggere, non so da dove mi sia uscita questa)corriamo sempre in cresta
FAN-TA-STI-CO, appena passiamo la sommità del “Canalone Barco” che precipita
nella sottostante Valsugana, il sentiero prende la via di “Cima Mandriolo” per poi
ridiscendere rapido fino al primo ristoro, Franky in discesa mi semina,
sorpasso una ragazza, mi grida “Ciaooooo Alvinnnn” 4 secondi di “Ca@@o è? ca@@o
è ca@@o è?” Un lampo, “ Ma si, è Giuliaaaaaa B., “Ciaooooo!!!”
Ristoro, Coca e via, Cima Larici ci aspetta, più si sale e
più aumentano i mughi, di Larici quassù manco l’ombra (misteri toponomastici)
giù di nuovo in freeride, balise a sinistra e noi a destra nell’erba ripida tra
i prati fino a “Porta Renzola”,
L’attacco della salita al” Portule” è di quelle
che ti fanno preferire una passeggiata in spiaggia al tramonto, mano nella mano
con la propria fidanzata, sorseggiando un mojito (Fulmine pensiero) sorpassiamo un tipo conosciuto alle 5 di mattina
ad Asiago mentre, confuso, inveiva contro l’organizzazione per la presenza nel
materiale obbligatorio della lampada frontale, sbiascicando un: “No perché io
l’ho pesata e sapete, 150g in meno, insomma, non sono pochi…” Io e Franky, increduli,
facciamo spallucce, il mio compagno di avventura lo liquida con un “…150g… beh,
dunque,faccia così: beva tre sorsi d’acqua in meno ad un ristoro dopodichè si
porti appresso la frontale ed è a posto sia con il peso che con il materiale
obbligatorio”
Foto di Davide Lista da Cima Larici verso Mandriolo?
L’ascesa a Cima Portule è tecnica e impegnativa, lascio
passare avanti Franky, si vede che ne ha, la meglio gioventù, sembra procedere
verso la cima verricellato ad un elicottero da quanto i suoi passi sono rapidi
e leggeri, mentre io, ogni 50m mi volto a controllare se ho qualcuno
verricellato al mio sedere….
#HoAvutoMomentiPiùFelici!!!!
In vetta incontro l’amico Diego M. mi sistemo la cravatta e
mi piazza giù 2-3 belle foto (grazie my friend)
Foto di Diego Maron
Da quassù la vista
può scivolare lungo il solco della Val d’Assa fino a spaziare su tutto l’altopiano,
non ci vuole molto a capire perché la
conquista di questo settore da parte austroungarica durante la Strafexpedition fu determinante per tutti i mesi a venire… dopo 10km, (quasi sempre in cresta) si scende su
un sentiero che sembra scalfito da un gigantesco punteruolo, in certi punti ci si
deve quasi fermare per capire come mettere i piedi, l’ultima impegnativa ascesa
di giornata è li davanti ai nostri occhi…
Cima 12, foto di Davide Lista
“Cima 12” sembra un
gigantesco, inespugnabile, montagnone, caduto dal cielo, mi sorpassa la terza
donna che ridacchia per la mia maschera da Orso infilata tra gli elastici dello
zaino e la mia cravatta fucsia a poix gialli...“ca@@o avrà poi da ridere mah???
;) “ il sentiero che dapprima
raggira in falsopiano il versante Sud,
diventa praticamente una direttissima appena arriva ad imbeccare il sentiero
che ci conduce alla sommità, panorama commovente, tanta roba, Franky è fuori
dal mio campo visivo, Fulmine comincia
perfino ad uscire dalla mia immaginazione, da quanto mi precede… alla sommità
mi godo il panorama e sbevaccio soddisfatto dalla borraccia poco prima di
involarmi sulla “devastatissima” discesa
verso il secondo ristoro di giornata al Baito di “Busa delle Dodese”, arrivo proprio
nel momento in cui Franky e Fulmine stanno levando le ancore verso il futuro, Fulmine
mi grida: “Come va Alvin???” Gli faccio il gesto dell’impiccato e con la manina
il segno di andare pure avanti. Mangio un infinità di fette di arancia, mi vien
voglia di sedermi ma desisto, mi distraggo un’attimo, rimirando l’elicottero
dell’organizzazione parcheggiato sul
prato a fianco… ho un solo pensiero “Ma dove minchia sarà il pilota???”
5 minuti di calma e tranquillità (chiedo in giro… del
pilota, nessuna traccia) “piano piano riprendo possesso delle mie gambe” ,
arrivo alla zona sacra di Cima Ortigara in compagnia di una altro Francesco (“San”
forse?), durante l’avvicinamento, mi fa da cicerone, descrivendomi strade,
mulattiere e cime che ci circondano, silenziose e impotenti testimoni del
massacro di 100 anni fa, dove in 2 km di fronte tra “Ortigara, Vallone dell’Agnella,
Monte Campigoletti” , in poche settimane, tra i soli alpini e i soldati della
52°divisione si contarono 3232 morti e 5710 dispersi da parte italiana 992 morti e 1520 dispersi da parte
austro-ungarica… mentre il totale dei feriti tra i due schieramenti ammontò a
oltre 24500 soldati… una inutile mattanza per la conquista di una cima un
giorno e la perdita della stessa la notte a seguire!!!
Il sole è a picco, nella discesa verso il trentesimo km di
Malga Pozze, riesco a correre bene,
recupero qualche posizione, finalmente il sentiero si fa molto meno tecnico
e si riesce ad alzare la testa senza rischiare di inciampare, ai piedi di Monte
Forno, c’è un ristoro molto rock, musica, gentilissime volontarie che incitano e danno
la carica a tutti per proseguire, a terra c’è scritto “22km alla fine” mangio
altre n-mila fette d’arancia e via, Franky e Fulmine sono 3 o 400m avanti a me,
punto al ricongiungimento famigliare e tempo 3 o 4 km li riacciuffo, da lì in
poi faremo gruppo, nella salita verso “Casara Zingarella” ci sorpassa la quarta
donna, la stanchezza affiora e le cazzate con le quali “inquiniamo” l’aria,
alleviano la situazione.
A qualche centinaio di metri dalla “Lunetta dello Zebio” è
situato l’ultimo ristoro, al nostro trio si aggiunge anche Davide, “come dove e
quando” l’abbia conosciuto, non ne ho la più pallida idea, ma lui mi conosce e
per me può bastare… ma aspetta… ecco si, Davide, Davide, Davide… caspita, ma si
che lo conosco, ma come fa di cognome?… no no,non glielo chiedo, mi verrà pure
in mente no? Il volontario ci fa presente che siamo oramai a 10 km dall’arrivo
e a parte altri due tratti di salita ormai è fatta, sui “due tratti di salita” Fulmine
condensa un “perbacco”, un “perdindirindina” un “accipicchia” ed un
“eccheccavolo” in sole due parole (qui non ripetibili) è un mago della sintesi!
Gambe in spalla e si riparte,5 km alla fine, alterniamo
stradina sterrata a brevi tagli tra il bosco, ad un km dalla zona dei cimiteri di guerra del
Moschiagh seguo Davide di qualche metro e gli grido un “LISTAAAAAA” Davide si
volta con na faccia come dire “No ma che tipo di problemi mentali ti assalgono?” ridacchio e gli spiego che erano un paio di
km che mi spremevo la testa pensando al suo cognome per non pensare alla
discesa… “MASSIMA SODDISFAZIONE” (ognuno
ha i suoi trucchetti per farsela passare.)
Forte Interrotto, dai su, ci siamo, radio corsa diceva che
dall’incontro con l’asfalto ci avrebbero separati soli 2,5 km dalla fine, ma, cosa vedono i miei occhi???? L’asfaltooooo
,eccolo lì, eccolo lì eccolo lì, NOOOOOO giriamo a sinistra “precipitevolissimevolmente”
tra il bosco, mancano ancora 3km con
350m d- Fulmine brontola, usciamo tra i prati, cerchiamo di depistarci tra di
noi sparando a caso sull’ubicazione del gonfiabile d’arrivo, io dico “Al
campanile” uno dice “All’Ossario”, il cielo si è fatto cupo, su di noi si scatena una pioggia "a secce roverse"(è un modo di dire libico),
Davide indossa la giacca, io Franky e Fulmine piuttosto di ritardare di un minuto
la fine di questa epica Ultratrail ci
faremo sparare alla nuca, quindi optiamo per la doccia rigenerante, arriviamo
sull’asfalto, la strada si fa fiume, “IL METEO.shit” titola “Bomba d’acqua su
Asiago” io e Fulmine prepariamo le maschere da Orso in onore di Genè, la cravatta
e il papillon, parrucca fucsia e mitraglietta per Franky, 2-300m all’arrivo, pubblico
in delirio, 5 ai bambini, applausi
scroscianti per la nostra “mise”, salto a piè pari come Peppa Pig sulle
pozzanghere, FI-GA-TA!
Docciatissimissimi,
“Moji sbombi,come arni”(i veneti capiscono), ultima curva, Finish Line,
pubblico riparato sotto ai terrazzi, Davide, Alvin Yoghi, Fulmine Bubu e il
Ranger Franky tagliano l’atteso traguardo dopo 7 ore e 56minuti saltando con un
balzo il gonfiabile d’arrivo (non dite a nessuno che era a terra ed afflosciato).
Si chiude una grande STRAFEXPEDITION… inaspettatamente tecnica e impegnativa e se la prima edizione è stata stellare,
attendiamo con ansia il 2015, ne varrà ancor di più la pena!!!
Fulmine, Roby, Franky, me.
8 commenti:
Non solo cronaca ma anche excursus storici. Rai Educational? No, Alvin Marathon! Grandi ragazzi, bella impresa, belle foto e bel resoconto. Come sempre.
grazie Gaetano sempre puntuale.
bravissimi complimenti
SEMPRE SBORRATISSIMO DENTRO AL CULO: LUIGI BERLUSCONI (CON PADRE IL NAZIMAFIOSO PEDOFILO SPAPPOLA MAGISTRATI E MANDANTE DI CENTINAIA DI OMICIDI MASCHERATI DA FINTI SUICIDI, MALORI ED INCIDENTI, SILVIO BERLUSCONI E CON FIDANZATA ^UN NOTO MASSONE MAFIOSO CON........... LA BARBA^ http://www.sostenitori.info/wp-content/uploads/2017/07/luigi-berlusconi-681x357.jpg )!!! DI CRIMINALISSIMA MEDIASET ALIAS MAFIASET, CAMORRASET, NDRANGASET, NAZISTSET. DI CRIMINALISSIMA FININVEST ALIAS (MA)FI(A)NINVEST. DI CRIMINALISSIMA MOLMED. DI CRIMINALISSIMA HOLDING ITALIANA QUATTORDICESIMA SPA (GIA' CASSAFORTE DI COSA NOSTRA DEI MEGA ASSASSINI STEFANO BONTADE PRIMA,GAETANO CINA' POI, MIMMO TERESI ANCORA POI ED INFINE DI TOTO RIINA E BERNARDO PROVENZANO...CASPITERINA CHE SOCI PER BENE, CASPITERINA, WAGLIO'). DI CRIMINALISSIMA BANCA MEDIOLANUM MAFIOLANUM CAMORRANUM NDRANGOLANUM LAVALAVAPERCOCALEROSCOLOMBIANUM NAZISTANUM...COME PURE E STRA PURE...DI CRIMINALISSIMA SOLDO LTD ROMA ( http://mybatis-user.963551.n3.nabble.com/CRIMINALISSIMA-SOLDO-LTD-FINANCIAL-SERVICES-LONDON-DEI-RICICLA-SOLDI-MAFIOSI-ANDREA-GAUDENZI-E-LUIGI-td4030101.html ). DI CRIMINALISSIMA SOLDO FINANCIAL SERVICES LTD. DI CRIMINALISSIMA ELIGOTECH AMSTERDAM. DI CRIMINALISSIMA CGNAL DI TOPO DI FOGNA BERLUSCORROTTO MARCO CARRAI. DI CRIMINALISSIMA ALGEBRIS DI MEGA RICICLA SOLDI MAFIOSI DAVIDE SERRA, PIU' DI ALTRA MERDA "FINANZIAR-CRIMINALE, FASCIOMAFIOSA, BERLUSCONICCHIA VARIA!
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SI, VI ASSICURO E STRA ASSICURO, E' PROPRIO COSI'! E' SEMPRE SBORRATO IN CULO: LUIGI BERLUSCONI! CON FIDANZATA: "UN NOTO MASSONE MAFIOSO CON LA BARBA, MASSONE DELLA CRIMINALISSIMA, NAZISTA, ASSASSINA LOGGIA DEL DRAGO DEL PEDOFILO STRAGISTA SILVIO BERLUSCONI, BASATA OVVIAMENTE PRESSO "ARCORE-HARDCORE"
http://www.centroparadesha.it/ude/articoli/1156-549-la-loggia-del-drago-di-galeazzi-pinotti
(CRIMINALISSIMA, NAZISTA, ASSASSINA LOGGIA DEL DRAGO DEL, MAI MI STANCHERO' DI URLARLO E RI URLARLO, NOTO STRAGISTA SPAPPOLA MAGISTRATI, MANDANTE DI MIGLIAIA DI OMICIDI MASCHERATI DA FINTI MALORI, SUICIDI, INCIDENTI..DITTATORE SATANISTA FILO HITLERIANO, DICIAMO...DITTATORE SATA-N-AZIFASCISTA, OLTRE CHE MEGA LAVA SOLDI DI COSA NOSTRA, CAMORRA, NDRANGHETA, LUI STESSO CAMORRISTA, MAFIOSO, NDRANGHETISTA, NONCHE' LADRO, TRUFFATORE, SEMPRE FALSO, POR-CO-RRUTTORE, MEGA COCAINOMANE, NOTISSIMO PEDOFILO SILVIO BERLUSCONI...PER SEMPRE FUORI DAI COGLIONI..NON AMO LA VOLGARITA', MA LA RIMA ERA PERFETTA, CONCEDETEMELA, PLEASE)"!!!
MASSONE MAFIOSO, CHE IO, FRA L' ALTRO, CONOSCO BENISSIMO, IN QUANTO LAVORAVA CON ME E CON QUEL VERME CRIMINALE DI ALDO ACQUISTAPACE DI CREDIT SUISSE MILANO, A PIAZZA AFFARI ..ANYWAY... GUARDATE QUI, PLEASE, COME IL SEMPRE SBORRATO IN CULO, LUIGI BERLUSCONI, SLINGUA DETTO MASSONE MAFIOSO CON MASCHILISSIMA BARBA, DELLA MANDANTE DI OMICIDI E STRAGI, ASSASSINA LOGGIA DEL DRAGO, DEL NAZIMAFIOSO STRAGISTA PEDOFILO SILVIO BERLUSCONI http://www.sostenitori.info/wp-content/uploads/2017/07/luigi-berlusconi-681x357.jpg . UN MIO CARO AMICO, IL (PURE FAMOSISSIMO) MASSONE OMOSSESSUALE FEDERICO TRABUCCO DI KAIROS https://fundspeople-repository.s3.amazonaws.com/system/person/logo/3872/medium_Federico_Trabucco.jpg .... & http://www.kairospartners.com/sites/default/files/styles/anteprima_originale/public/media_browser/trabucco2_0.jpg?itok=PsAxVWeL HA PARTECIPATO A DIVERSE ORGE GAY "PADANE" CON LUIGI BERLUSCONI. E L'ALTRO FAMOSO ATTEMPATO SATANISTA OMOSESSUALE: GIANPAOLO GAMBA DI BANCA ALBERTINI SYZ https://it.linkedin.com/in/gian-paolo-gamba-96931594 (CHE IN GAMBA AZZONI SIM, NEGLI ANNI 90, SI SCOPAVA UN SUO EX DIPENDENTE CON 40 ANNI MENO DI LUI, IL SIMIL PEDOFILO, IL SIMIL PEDERASTA GIANPAOLO GAMBA DI BANCA ALBERTINI SYZ AVEVA 57 ANNI CIRCA ED IL SUO AMANTINO 17 ANNI CIRCA.. ED INTANTO, DETTO 17 ENNE, ALLA "BERLUSCONIANISSIMA" FACEVA CARRIERA A GO GO).
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