Prendetevi una birra, una tisana o qualcosa che vi disseti, la storia è lunga, non vorrei vi disidrataste durante la lettura.
Il Suunto dice che il viaggio è stato di 66,2 km oggi… scorrendo il calendario delle attività su Strava, mi accorgo che sono gli stessi corsi in allenamento dall ''Aim Energy Ultratrail"
(un mese fa) fino alla vigilia di questa “Ultrabericus”, un po’ poco per aver ambizioni
under 8 ore, ma in 8 ore e mezza potrei anche farcela, caviglia permettendo.
Parto dal fondo, così capite l'andazzo, ringrazio
Davide B. da me sconosciuto fino a quel momento, probabilmente un angelo,
inviato negli spogliatoi del Patronato nel dopo gara, il quale, dopo aver assistito al mio sesto
tentativo, si è offerto di togliermi calzini e tubolari compressivi... giuro,
sarei ancora lì, Davide Lista può confermare... "VERGOGNA AL MASSIMO ”... correre 66km e non essere nemmeno in grado di sfilarsi un
paio di calzini per i crampi è da mollissimi.
Anno pari, giro orario, il più duro, ma personalmente
parlando, il più bello, dall'inizio alla fine, oggi, si limona in profondità con
un sole primaverile che irradia l’aria di ormoni impazziti… come quelli dei quindicenni
che "roccolano" avvinghiati su una panchina fuori da scuola
aspettando l'autobus alle due del pomeriggio [bene,qui mia moglie sta pensando
oltre al fatto che le nostre scuole distassero 10km anche al fatto che “prendessimo
il tram" (per noi vicentini) addirittura in orari diversi... ma non
preoccuparti amore mio, come cantava Noemi "Sono solo paroleee".
Foto di Aldo Zanini
Pioggia di
saluti tra amici mentre il Lek si spalma con abbondante vasellina le zone
erogene… roba da set di film porno, altro che partenza di un Ultratrail, trasferimento in
Piazza e si parte, il “Desfo di gente” è come una sbornia a base di vino rosso,
ci mette un sacco a passare, tanto che la “Valletta del silenzio” da lontano,
in discesa, sembra una variopinta e infinita collana di perle… (o erano
pirla?).
Noi Cobras (quelli diversamente veloci) ci controlliamo a
vista, mentre Lek e il Prof sono più avanti a sgomitare con i big, Emme si ferma
al volo per una fischiata e io, ne approfitto per “salare” una borraccia con
una busta di Sali.
Emme, reduce da
una notte “impegnativa”, mi racconta cose che voi umani, non potete nemmeno
immaginare… indossa degli occhiali orrendi, probabilmente rubati in spiaggia al
peggior marocchino e una maglia rosa shocking, pegno (Schio City Trail) e
pregno (vedi notte precedente) d’amore, tale mise, lo renderà visibile
come una foca sulla banchisa a miglia di distanza, miglia e non km, foca=mare e
quindi, le distanze si misurano in miglia... (WikiAlvin finisce
qui,#sapevatelo).
Il Romeo di Schio mi chiede se ci sono fiorerie aperte nel
tratto da Monte Berico a Piazza dei Signori, stasera, lo guardo con la stessa
ammirazione di quando sentii per la prima volta mia figlia a due anni dire
"zucchilicchelo" per chiedermi lo "zucchero", gli dico: "EMME dei fiori all'arrivo non ti pare di esagerare???" … "Eh te savessi, le donne
va matte pai fiori..."replica lui... che romantico... si, compagni Cobras,
il suo cuore non batte più solo per noi !!!
A due km da
Torri di Arcugnano, lo avverto che al primo ristoro tiro dritto, da bere e da
mangiare ne ho da vendere, sto molto bene, la caviglia collabora, nella
sconfinata steppa tra il paese e il lago mi passa un tipo, mi chiede come
mai quest’anno non abbia il fucile come lo scorso anno… gli dico “no… non più,
tengo famiglia e sono diventato una persona seria ormai” ride, nonostante la
mia serietà... devo aver perso credibilità ultimamente...
Scorrono i km e
trovo Marcello, altro Cobras, anche oggi, come del resto accade spesso, gli è scappato il cane, solitamente va a riprenderlo tra le
erte di Cima Summano, a volte fino a Rifugio Papa, a volte in Cornetto, oggi
stranamente è quaggiù… Grazie Cello e grazie cane, siete ottimi spacciatori di
carica agonistica.
18esimo km, inizia la prima vera salita che porta a
Villa Balzana, "Calma e gesso" non lanciamoci in andature
possibili ma inconcepibili per il kilometraggio finale, al passo, sorpasso e mi
sorpassano, raggiungo Christian, febbricitante, mi comunica del suo prossimo
ritiro, ha la febbre e i brividi, KO tecnico, un saluto e una preghiera, ciao
fratello, lo rivedrò lavato e stirato all’arrivo.
All'ultimo
tornante mi sporgo a controllare il rettilario Cobras e ma... ma..
“Cazzo, un orsetto del cuore rosa fluo???” No, è Emme, 100m dietro di me,
passano i km, lungo tratto di mangia e bevi, morbido praticello, casetta
"da feste" sulla destra, una compagnia di ragazzi chitarra alla mano,
musica il nostro ancora spumeggiante incedere verso il secondo ristoro, mi
raggiungono Diego, Alfo e Nik, Emme oramai è sicuro prossimo protagonista
di "Chi l'ha visto?" provo a tirare un po' le orecchie ma
niente, fidatevi... se fosse stato in un raggio di 200m si sarebbe
sentito benissimo.
Mi faccio riempire la borraccia e nel rimetterla a posto
sgomito una bottiglia di Cocacola che cade a terra e praticamente esplode
inondando scarpa e calzino di uno che mi sta a fianco… Giuro,avessi avuto un badile mi
sarei sepolto lì!!! Lui è un Signore (probabilmente quello vero) e non dice una
parola, io mi scuso prima e mi riscuso poi mentre ripartiamo assieme, mi dice,”
tranquillo, ti ho tirato una mezza maledizione ma non ti preoccupare”…”MASSIMA VERGOGNA 2, IL RITORNO”
Si riparte, piacevoli su e giù tra boschi e radure con
Diego e Nik, ci portano fino alla palestra di roccia (forse sopra Mossano?)
dove quattro ragazze in arrampicata ci mostrano il meglio dei loro profili, “discesella”
in single track, raggiungo Baston, oggi corre con un cilindro in testa in
onore della birra, di San Patrizio e di Cesare Ragazzi (gli marciranno di
sicuro i capelli da qui alla fine con sto caldo), ingurgito il primo GEL (buah)
discesa verso "Villaga" da mille e una bestemmia, fortunatamente
breve, ma ripida, fottutamente ripida...
Welcome to VILLAGA CITY, lassù invece,
alla nostra destra, una chiassosa macchia bianca ci indica "San
Donato" luogo di cambio per le staffette e ristoro per noi.
All'angolo prima
della salita c'è una fontana con su scritto a caratteri cubitali "ACQUA
NON POTABILE" deve essere la stessa
fontana a cui si riferiva Enrico il direttore di gara, durante il briefing
precorsa, specificando di non berci assolutamente... è il primo caldo di
stagione, nessuno è abituato, c'è gente che arriva all'inattesa oasi con
l'atroce dubbio tra il continuare con la borraccia vuota temendo di morire per
disidratazione a 200 metri dal ristoro, o bere lí, rischiando di star seduti
sul cesso il giorno dopo... io opto per la seconda, ho ancora mezza borraccia
ma fanculo, la rabbocco di acqua fresca, tanto poi, se è vero che le birre
hanno l'erbicida inside, tra poco a San Donato mi do na bella diserbata.
2km di salita,
Diego prende il largo, trovo uno che si lamenta dicendomi "Cazzo oh, ma io
in tutte le gare ti trovo sempre quando sono in crisi?" Me ne fotto abbastanza spensieratamente,un altro tipo
davanti a me pensa di essere in preda alle allucinazioni "Un cavallo
Cristo Santo, vedo un cavallo" "No no ti sbagli” dico io, “Sono ben due,
li vedo anche io e quella che li ha in
balia sembra essere un amazzone a due tette", li raggiungiamo, chiedo alla
signorina se è disponibile ad un noleggio dei quadrupedi ma niente... cazzo, ho
sempre sognato di arrivare a San Donato al galoppo montando a pelle un cavallo
bianco... devono essere i batteri patogeni dell'acqua non potabile che hanno
raggiunto l'encefalo immagino...
Va beh,
facciamola breve, sta cazzo di salita termina e a 300m dal ristoro parte un
falsopiano in cui potrebbe correre anche mia nonna, il pirla che scrive lo
prende gasatissimo, dai su, passiamo ste 10-20 lumache che poi a San Donato ci beviamo na birretta con calma e si riparte... "Oddio, mi hanno sparato, lo sento, dev'essere così che ci si sente quando ti gambizzano, mi partono istantaneamente due crampi sui vasti
mediali di entrambe le gambe, caspita, corro "robocoptizzato", sembro il rallenty
di un rallenty, ma camminare? "MAI, PER DIO" corri che sciogli,
corri che sciogli.
Passo a fianco del pulmino dei ritirati... ha un fascino qasi irresistibile, sembra farmi perfino i
fari da quanto è invitante, ma è vuoto, troppo vuoto, chissà quando partirà, e
poi, l'apparizione! GLORIAAAAAAA!!! Oddio lo vedo, lo vedo, posso vederlo, è San
Donato, il ristoro di San Donato, solita bolgia di gente che aizza gli atleti e
ti fa passare i crampi alla sola visione, saluto gli amici, mi autoproibisco di
bere birra, un po' vorrei piangere, potrei essere cacciato dai Cobras per
questa gravissima inottemperanza, il nostro regolamento interno parla chiaro, Articolo 2 comma 4 "La birra specie se offerta va sempre tracannata" ma sul verbale di
fine corsa a Taglia, io dichiarerò "birra ai ristori? Mai vista".
Mangio e
viaaaa, breve salita alla sommità del monte e giù a salutare gli amici del
"Sojo" campeggiati al "Bike park Valle Verde" ancora
saliscendi, verso i "Mulini di Calto", mi raggiunge Darietto, due
battute e via, al 40 esimo km mi sorpassa il culo più bello di tutta
l'Ultrabericus... è di una giovane staffettista, guardo i due tre zombie che mi
seguono e capisco che non è un miraggio... ma come tutte le cose belle,
svanisce in fretta... “ciao tesoro è stato bellissimo inseguirti per quei 137 metri
prima della salita”, mi passa Gerry, gli spiego ciò che ho visto, lo imploro di
raggiungerla per fare una foto valida come prova, lo vedo sparire all'orizzonte
galvanizzato dal nuovo obiettivo, mi passa anche Mary, COLONNA DEL “DURONA
TRAIL TEAM” CHE CORRE CON UN BERRETTO DA PICACHU INVERNALE PIANTATO IN
TESTA, AURICOLARI E MUSICA A PALLA....PER QUESTO STAVO URLANDO DA
MEZZ'ORA PER SALUTARLA SENZA CHE LEI MI SENTISSE, CIAO MARYYYYY CIAOOOOOO!!!!
"Pederiva", via Gazzo, 43esimo km “E
mo so Gazzi”, quelli seri, ultima vera
asperità, 2 km di salita da camminare tranquilli, spengo tutti gli accessori a
bordo non utili all’ascesa per non sprecare nulla... mi passa solo un tipo che
mi fa "ma tu sei quello che ha fatto la STRAFEXPEDITION e ha caricato quel
bel video su YouTube? cerrrrrrrto che si, "Massima
soddisfazione" molto piacere, chiamami pure…. Steven…. o Spielberg, come
vai meglio fratello… e aspetta di vedere quello di oggi (se arrivo vivo) ciao
ragazzo, vai che non ti sto dietro.
Sono
in cima, l'ultimo spauracchio è andato, un altro kilometro e mezzo e c'è
il penultimo ristoro, 150m quasi in piano, pfff dai su, sorpassiamo sti morti,
va che anda che hanno, va che anda! Non arriveranno mai... 63m di fluide
falcate, e SCRATATUNFALABA, grippaggio istantaneo, CRAMPI, ad entrambi i vasti
mediali, ancora, resisto nella corsa con un andatura ingiudicabile… DUROOOOO, rallento in maiera inguardabile, 83esimo
metro, i morti di prima mi hanno sorpassato, TUTTI.
"E poi e poi…. e poi sarà come
morireeee" canto io e cantava Giorgia, sudando tristezza e con una mano nelle
palle per la citazione sovvenuta, arrivo finalmente a trangugiare l’agognata
coca cola del ristoro di San Gottardo, ritrovo Gerry, gli chiedo se sia
riuscito nell'impresa affidatagli ma scuote il capo triste, "mi siedo un
attimo per riposarmi" dice, lo assalgo con un"NO TI PREGO NON FARLO,
O NON TI RIALZERAI MAI PIÙ" vorrebbe offendermi ma con garbo, perché sa,
che lo sputtanarei qui tra le righe, quindi rinuncia e si incammina poco dopo
di me.
Riparto gaudio spacciando buonumore tutto attorno, mi
sa che aveva ragione Pablo (Escobar) nel dire che ogni euro investito nella
Coca ti viene ripagato 1000 volte tanto… sono gasatissimo, rutto alla grande,
da qui alla fine sono solo 20 km, tranquilli, da freschi. Mi sento bene, il peggio
è alle spalle, per 5 km corro sereno e ringiovanito nell'animo, chiedo alla mia
coscienza di come vadano le cose adesso che abbiamo la strada quasi spianata
fino a Monte Berico ma mi accorgo che sono solo, ha abbandonato il mio corpo
ancora diversi km fa, laggiù a bere birra al posto mio al ristoro di San
Donato...la troia.
Incontro Mina e
Luca poco prima di "Perarolo” arrivo quasi a schiantarmici addosso
prima di riconoscerli, mi fanno la lista di tutto ciò che hanno da offrirmi,
Luca mi offre anche una birra, fresca,capite? Una birra fresca? Ma ligio alla
campagna “-Alcool + Gusto” di qualche anno fa, come durante la cerimonia del
battesimo esclamo "Rinuncio"!
12km alla fine, zona Canile, il "flow" dei
km precedenti è scomparso, di colpo non riesco più a correre, mi partono crampi da dietro il ginocchio in giù sui
polpacci in zone dove non mi risulta ci siano nemmeno muscoli… non so se mi sento da cani
più io o quelli al di là della rete e visto che non c'è modo, ne di saperlo e ne
di correre, inganno i prossimi metri scorrendo i 163 messaggi non letti della
chat "Summano Cobras Official" rispondo a Christian e ad Ale.... I
crampi passano e arrivo con una postura da idiota all'ultimo ristoro, rassicuro Miriam sul fatto che oramai è
finita, conosco quasi ogni sasso da qui alla fine... "BASTA
MENARGLIELA,LASCIALA STARE QUELLA POVERA RAGAZZA" mah meh moh, muh, da
dove proviene questa voce? Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo un
minuto di noooo, cosa vedono i miei occhi? Sua maestà "O' Professó
Francesco IDOLO Rigooooodanzaaaaa”, ha una magnifica coperta griffata
"ULSS 6" e l'aria di uno che non ha passato dei bei momenti oggi ma
che adesso, su quella seggiola, sta da Dio, con la giacca indossata sotto la
coperta, in attesa della riesumazione con ripatrio del suo corpo (39 di febbre)... mi
"dispiACQUO" con lui (rammarico è bruttissimo) dell'accaduto,
(ANGOLO TRISTEZZA COBRAS ON mi dice che anche il Lek era un pó sul marcio
quando si è fermato lí 10 minuti, mezz'ora prima, ma poi è arrivato Diego e son
ripartiti... Dopodiché, inizia il triste elenco dei nostri compagni alcolizzati
che hanno preferito la Birra di San Donato al caldazzo... ricchioni! ANGOLO TRISTEZZA
COBRAS OFF).
7km e rotti
all'arrivo, penultima salita "BREVE MA INTENSA" c'è un pó di
piano, due cose sotto di me si muovono inspiegabilmente veloci, un signore
dinnanzi sulla traccia si sposta e mi fa "vai vai, che tanto io ho fatto la corta"
rallento e gli dico... “la corta son sempre trenta km, mica na camminata per
far pisciare il cane, complimenti Signore” riparto... cioè... ci provo, ma, 40 metri prima dell'asfalto
c'è una rampetta non più ripida di una rampa di scale come inclinazione, nulla
di più, la percorro praticamente a gatto miao, mi par di avere due rottweiler
attaccati ai polpacci, in cima, una ragazza mi dice "ma tu sei Alvin vero?,
son curiosa di leggere il prossimo racconto..." “Anch’io” penso,
perché significherebbe che sono arrivato vivo, le sorrido ma vorrei vomitare,
un altro spettatore aggiunge qualcosa del quale non ricordo minimamente, so
solo che gli rispondo con estrema convinzione un "Perché noi non molliamo
mai" giù in discesa tipo: “Occhio spento e viso di cemento, tu sei il mio piccione e io
il tuo MO-NU-ME-NTOoooo cantava Elio”.
Breve asfalto,
scorgo Claudio,”Ultrabericus team”, una Lut in compagnia nei nostri annali, gli
tiro un urlo disumano, son proprio felice di vederlo, tenta di farmi una foto
al volo ma gli dico, no tranquillo, tranquillo, ho tempo, ho appuntamento in
piazza per le 18:15 con la moglie e i figli, facciamoci una bella foto.
Ultimissimissima
salita,il sorriso ebete si ricompone sul mio volto, Ex Parco di Villa Bedin,
monumento all'incuria tenuto vivo solo dai volontari e dai runner che
l'attraversano per allenarsi, grandi potenzialità ma zero soldi investibili dal
comune per svilupparle.
Oramai è fatta (disse il cane nell'aiuola), figurati se
corro, No! c'ho corso anche domenica scorsa, qui, con Alfo... No, oggi si
cammina, chiamo mia moglie,e gli dico “10 minuti e son giù...” mentre mi
sorpassano rispettivamente Gerry, Adriano e mi raggiunge "QUELLO DEL FORMAGGIO"
dell'Aim Ultra, grande chiaccherata, riprendo a correre con lui per non rallentarlo troppo, “Dovremo pensare di sposarci”, mi dice, poi aggiunge:
"il caso non esiste" e poi "dai, due finali di gara insieme non
possono essere un caso" gli prometto che se vuole l'anno prossimo la
rifacciamo in staffetta Lui&Lei e poi decidiamo, mi saluta con una pacca
sulla spalla e mi dice "comunque io sono Giancarlo" piacere
Giancarlo, e se ne va.
Basilica di Monte Berico, caccio la
GoPro dal taschino e segna 1h55m di filmato (il porta borraccia più
filmato della storia) mi sfugge un porcazzo, davanti a Monte Berico, robe da
sconsacrare la scalinata per sempre... e adesso, se mi si spegne la GoPro sul
rettilineo finale mentre inseguo i bambini fin sotto il gonfiabile?
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Discesa,
balconata di Viale D'Azeglio verso le scalette, 10 secondi di video si
"DEVONO" fare, la città ai tuoi piedi e i rimasugli del sole che
vanno a morire dietro la "Trans d'Havet" celata dalla foschia,
CARTOLINA.
Sono in overdose di sensazioni, il cervello va come le
luci dell'albero di natale, ho solo fotografie in testa, scalette, giù,
incrocio, nastro rifrangente giallo a terra sul marciapiede, cammino, un
bambino caffelatte con nonna mi grida un "CORRIIIIII" che contiene
tutta l'energia dei sui cinque presumibili anni, è un calcio in culo fortissimo
verso il traguardo, non prima di aver rincontrato per la quarta volta Lorenzo,
mi grida "Dai Alvin che è finita" cammino, sono MORTO, tornano i
crampi, anche i due signori lí con Lorenzo, si sgolano per darmi l'ultima
carica, solo dopo, facendo mente locale, capisco che i due sono " Doriana
ed Enrico" genitori del mio amico Diego... Ponte San Michele,
discesa, "Il Taglia" è lì al varco per l’ultima graditissima pacca
sulle spalle, ho la sensibilità di una donna incinta al nono mese di
gravidanza, mi dice "Corro ad avvertire i ragazzi che stai arrivando"
gli farfuglio qualcosa che non ricordo, Piazza Biade, si va, è finita,
davvero finita, adesso ho più adrenalina che sangue in vena e al solo riscriverlo
oggi, mi par di tornare tra le transenne, mia moglie mi attende 10 metri più
avanti con i bambini, gli dico andiamo, andiamo, curva di 90 gradi, grido ai
bimbi, "GARA GARA GARA" (Perché l'agonismo va insegnato da piccoli,
cazzo!) Ruben, il maggiore, domani farà 7 anni, su Anita (5) non ho dubbi, ci
sto dietro, ma l'altro, mi piazza giù un allungo da finale dei 200 metri alle
Olimpiadi, rettilineo sgombro e urla di amici pazzi, tutti per noi... a dieci
metri dal gonfiabile Ruben si volta a controllare la situazione con na faccia
del tipo "Dove cavolo si è disciolto mio padre? avrò mica sbagliato
strada???" Taglia il traguardo, primissimo, arrivo fingendo scioltezza con
Anita, la seconda donna della mia vita... mi congratulo con Ruben per la
vittoria, gli dico "Bravo, nessuna pietà, mai e per nessuno sul rettilineo
finale"... ma almeno con quello scarso di tuo padre cazzo!!! Niente cartoni per una
settimana, tié!
Titoli di coda su un altra ULTRABERICUS, Vicenza
invasa dagli ultratrailer è una città strafica, arrivare e partire dalla sua
piazza è sempre emozionante, come la nostra passione, da pazzi, ci sfondiamo di
km per la gloria di quegli indimenticabili 200 metri finali, tornare a casa, buttare giù quattro cazzate in un blog da rileggere tra qualche mese, o tra qualche anno per provare la stessa identica emozione...Che viaggio ragazzi,
che immensa fortuna abbiamo a permetterci queste cose!!!
Grazie davvero a tutti per la fantastica giornata a
chi è stato citato e chi no, a chi è comparso nel video e a chi no, ho i vostri sorrisi stampati in testa, grazie ai SUMMANO COBRAS miei compagni di
squadra, pazzi, a chi si è fatto 30 km solo per venire a tifare, grazie a tutti,
siete delle belle persone… (Cobras Boari barbuti a parte ovviamente).
Foto di Aldo Zanini
11 commenti:
Grande ragazzo, è soffrendo che si entra nella storia. E comunque piano a darsi titoli a vanvera: quelli che vanno piano siamo noi :D
Diversamente veloci... è un altra cosa
Bella gara davvero, ora l'ho provata con le mie gambe e riviverla con il tuo racconto restituisce tante emozioni!
Simona, eccomi sono io la ragazza che aspettava il racconto, ed è arrivato!!!!
Grazie, mi fai morire dal ridere, e complimenti!!!!
in quella parte ho fatto l'apripista insieme all'altro "spettattore" poi Pollini ci ha mandato li a farvi il tifo !!!!! ve lo meritate tutto siete grandiosi!!!
al prossimo racconto :-)
Grazie Simona non sai quanto sia di aiuto ricevere degli incitamenti anche dagli sconosciuti... siete una pacca sulla spalla nel momento del bisogno GRAZIEEEE
A prossima gara posso stare con ti i primi 137 m dopo la partensa??
Alvin mi fai rivivere la mia ultrabericus.
Dove le trovi le parole, devo stare attento sei contaggioso.
Ciao
#quellichesifannoladocciafredda
Alvin mi fai rivivere la mia ultrabericus.
Dove le trovi le parole, devo stare attento sei contaggioso.
Ciao
#quellichesifannoladocciafredda
Diego io ho fatto in tempo a farla tiepida ;)
Non avevo dubbi 👍
Sì caro mio, siam fortunati, fortunatissimi a farle ed altrettanto nell'avere link come quello del tuo Blog... ed il naufragar m'è dolce in questo mare... di km
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