Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.(CIT) Eleanoor Roosvelt...

...E i miei sono fottutamente belli (CIT) Paolo Scotti

lunedì 19 agosto 2013

TRAIL DELLE CRESTE 2013… Gli anni di Cristo, Le gambe delle donne, gli gnocchi e la Birra.

Per le considerazioni serie andate infondo al post, per tutti gli altri…

La Birretta e 10 minuti li avete? Bene, mettetevi comodi.


 Gruppo Fulmineo Compatto e Rabbioso

Non sto qui a creare SUSPENCE sul titolo, siam mica ad “RDS” che prima della pubblicità vi “INSIMINISCONO”  di chiacchere (Traduzione per i non vicentini…”stordire con invitanti racconti-creare inutile attesa") per dirvi… “Ve lo diciamo dopo la pubblictà”…e vi parte un Vaffanculo che vi fa cambiare all’istante stazione radio!!

33: La mia età e gli anni di Cristo oltre che il pettorale del solito “FULMINE DELLA NOTTE” anche oggi  “predestinatamente” mio compagno di cordata nell’ascesa alle “Creste del Summano”.

77: Le gambe delle donne… il mio numero di pettorale… Significato che mi calza a pennelo, visto che sulla prima salita sulla Val Brazomè a passarmi saranno ben due donne “Anna Z” terza assoluta e la quarta classificata che in quei frangenti però era ancora “la seconda”… starci dietro non è male eh, (piuttosto di star dietro al FULMINE..) ma insomma, siam mica qui a far le “vasche in centro” un minimo di orgoglio maschile per Dio, farsi spazzar via così??? Fortuna che da lì al termine grazie all’amata discesa mi rifarò su tutte e due ma ne parliam dopo…

Ma veniamo alle cose “Serie”…

Ore 6:00
Rigirandomi nel letto come una porchetta sullo spiedo a causa di una fastidiosa zanzara, decido di vestirmi e partire… non prima di provare a fulminarla girando per la camera da letto al buio mentre mia moglie dormiva, brandendo la “racchetta elettrica” dritti e rovesci manco fossì  l’Andre Kirk Agassi dei tempi d’oro… niente da fare… i pipistrelli sono avanti, Zanzare 4 (3punture+Fuga) Alvin ZERO.

Alle 7:45 ho già il pettorale, uazzappo a “Fulmine” per sapere se nel frattempo fosse almeno partito da “UNDERMARINE” e intanto mi preparo, faccio colazione in stile Drive-in, macchina parcheggiata, fresco tutto intorno e pian piano mi vesto e faccio colazione con una barretta e un po’ di Sali… (si la colazione dei campioni… o erano cog@@oni? Boh)

8:15 Fulmine scende dalla macchina e non ha la faccia di uno che ha seguito una rigorosa dieta di cibo\sonno nei giorni antecedenti la gara, mi dice che ha pochi e scarni ricordi della serata\nottata precedente, mi parla di 2 caffè una grappa e via…. La punta dell’Iceberg ovviamente… 


 Cena pre gara by Fulmine della Notte

9:00 Sben, via, si parte, non prima di aver vestito i panni di “Quello che finge di Saperne”  convincendo la nostra compagna di Team, Martina, ad allungare un po’ i bastoncini che userà in gara, il bello è, che sono talmente convincente, che mi spingo ad illustrarle teorie e principi della fisica, secondo i quali un “bastoncino più lungo” aiuta di più nella spinta… inutile dirvi che Martina, probabilmente avendo già avuto a che fare in passato con gente non perfettamente allineata psicologicamente (MATTI) mi ha assecondato alla grande ed ha ascoltato i preziosiSSSSimi consigli di un ultratrailer con esperienza da vendere (Pffff hua hua hua questa poi)

A questo punto la Birra che vi eravate stappati all’inizio o è calda o ve la siete già bevuta… non preoccupatevi, Becks Menabrea e Corona mi pagano profumatamente in base alla lunghezza dei miei post… è tutto calcolato, apritevene un’altra.

Dunque.. ah si,  eravamo partiti, dopo 500m sorpasso con una pacca sulle spalle “IL SIGNOR POLLINI” organizzatore con il suo “Ultrabericus Team” della “Trans d’Havet”, lo saluto e gli dico, “ciao sono Alvin quello de”…. ma ancor prima di finire mi dice “Lo so, lo so, chi sei” secondo me aveva paura che gli rimembrassi il mio cortissimo post sull’ evento…”

Bando alle ciance, i primi 4 km sono un tranquillo salire, fatto di morbide salite alternate a qualche breve tratto di falsopiano, giusto per rifiatare un attimo, non avevo dubbi sulla mia mancata brillantezza odierna, a contrà “Alba” c’è il primo ristoro, mi bevo un bicchierino di sali al probabile gusto “BiG Bubble”… buono i primi 60secondi, una merda per i restanti minuti prima del ristoro successivo…

Dopo contrà “Alba” il sentiero sale deciso e dopo svariati sorpassi effettuati nel mangiaebevi precedente, stavolta tocca a me subirli, Fulmine è sempre là 93 incolmabili metri davanti a me…
La salita senza bastoncini fa presto a presentarmi il conto, non avendola mai allenata, mi passano almeno in 6 tra cui 2 miei lettori (Grazie ragazzi, ve VOIOBBENE ma se mi dite anche i vostri nomi di battaglia vi cito nel blog)e Anna Z. non me ne curo, vado avanti col mio passo inesorabile, provando a corricchiare nei tratti meno irti, mi tiro il collo all’inverosimile… un trail “corto” vuoi non provare a “fare il tempo”?

 2km, non di più, di salita, che non molla un cm, con lo sguardo puntato a terra in pieno stile “Bocchetta Zombie”… do you remember? Si lassù sul Carega, dove videro camminare perfino Kilian…
Al sesto km finalmente il sentiero spiana, c’è il tempo di alzare la testa, il panorama spazia sulla pianura  fino ai colli berici a Sud Est, il Summano con le Sue Creste e la sua maestosa croce sono lì che ci aspettano assetati della nostra fatica… saprò come saziarvi abbiate pazienza…



“Yahoooooo” via in discesa, “LOVE LOVE LOVE”, Aia, orca troia, la prima leggera storta sulla solita caviglia arriva subito e siccome non è abbastanza, strani crampi colgono il mio longilineo addome, al ristoro sul Brazomè bevo un bicchiere d’acqua, peggio che peggio, ma in discesa vado, cazzo se vado, sorpasso 5 persone, il mal di pancia continua, mi accodo ad Anna giusto il tempo per far 2 chiacchere e dirle che “Se riuscisse ad allenare la discesa, farebbe dei temponi stratosferici” anche lei come prima Martina, annuisce ;) (Bravo…hai scoperto l’acqua calda) e mi spiega che la discesa lei la odia, perché a causa di una storta ha perso 3 mesi di allenamento in passato… come darle torto?! Gentilissima, mi fa passare, tanto penso io, avrà modo di riprendermi leggiadra sulle Creste dato che in salita sale come una cabina della funivia…

10° Km, Colletto grande di Velo,(luogo di cambio per i 24 staffettisti iscritti) il mal di pancia è un fido compagno di avventura (BASTARDO), nell’ultimo km in falsopiano accorcio le distanze dal Fulmine, in lontananza vengo rinvigorito dal “Frastuonuoso” (ma quanto bello è inventarsi le parole???”) tifo delle Fulminea Girl, le incrocio e faccio perfino fatica a salutarle dal mal di panza, arrivo al ristoro, Fulmine è li che sbevaccia analcolico, potrei sorpassarlo nella corsia dei box, gli do una pacca sul culo e passo via liscio senza bere nulla, non so se mi vien più da vomitare o da ….

Sofferenza al colletto foto by MARIKA Z. Fulminea Girl


200 m  dopo il ristoro  spazziam via già 2 runner, io e il Fulmine abbiamo ricomposto la premiata ditta “Fulminea Warriors all’assalto della TDH” siamo in contromano rispetto alla Trans d’havet ma è casa nostra…  il Fulmine mi dice che ha le gambe assenti e che ogni tanto guarda in basso per controllare che ci siano, l’invecchiamento senile mi travolge e per i prossimi 3km continuerò a ripetere a Fulmine “Go mal de pansa casso” (Translate: i’ve stomach ache)

Il sentiero delle Creste, di giorno, dà il meglio di se, mentre il declivio è ripido ma camminabile nel versante Sud, a Nord il pendio si interrompe secco in profondi precipizi che lasciano libero campo ad un bellissimo panorama su tutta la Valle dell’Astico, fantastico, un peccato aver troppo poco ossigeno disciolto nel sangue per assaporarlo al meglio, magari seduti lì, sui tanti speroni di roccia a strapiombo, sventagliati dalla fresca brezza che qui non manca mai…

Versante Nord delle "Creste" sullo sfondo al centro la croce del Monte Summano


Per non farci mancare niente tengo a ricordare a Fulmine che molto probabilmente ieri a quest’ora, se ne stava spiaggiato sul litorale sotto all’ombrellone, sorseggiando un fantastico mojito ghiacciato… Grazie fratello per non avermi dato quella spintarella legittima che mi avrebbe fatto planare ad Arsiero dopo un voletto di 4-500m…

Il mal di pancia non molla, il gps dice che mancano solo 200m di ascesa e il Summano sarà nostro, avendo saltato il ristoro del colletto ho una sete boia, stringiamo i denti, scolliniamo, la cima è un tripudio di turisti, io e il Fulmine non siamo abituati a tutta sta gente, QUI, di solito planiamo in queste lande ad orari assurdi tipo (7 del mattino)e svariate volte abbiamo sorpreso i camosci ancora in pigiama che vagavano divelti e sbronzi dai bagordi della sera prima…


BUM Magia, 200m di discesa e il mal di pancia svanisce, modalità “Giù a canna come non ci fosse un domani” inserita, in discesa non ci tiene nessuno, freccia fuori, terza corsia e via, arriviamo a “Malga Summano” di qui passerà anche la fantastica corsa del km verticale del 22 settembre la “Maistrack”…  un tripudio di D+ per le gambe, un’indigestione di Oooooh per gli occhi e litrate di birra fresche che fanno risorgere anche Lazzaro!!! Chi non c’è non ci sarà e non saprà cosa si perderà, roba che racconterete ai figli e ai figli dei vostri figli…(3700m 1000m D+)


Ristoro, 3 bicchieri di acqua in testa, uno di coca e uno d’acqua in panza, io e Fulmine ripartiamo, giù per “Prà Minore”, Anna Z mi ha raggiunto (AIUTOOO) da lontano mi urla Aaaaaalvin… le rispondo Annaaaaa… lei: Arrivo arrivo!!!  Fulmine salva almeno 5 runner fuori rotta che avevano tirato dritto ad un bivio segnalato meglio di un uscita autostradale ma non visto a causa della vista che aihmè si fa sempre più annebbiata col passare dei km…
Il più è andato, un paio di km di sotto bosco stupendo in cui la mia solita caviglia subisce altre 2-3 frustate ma si vola, il tipo che insegue da vicino Fulmine, lo copre di attenzioni e mentre Fulmine mette un piede in fallo lui lo rassicura con un “Attento eh.. beh ma non preoccuparti mi sarei fermato a soccorrerti” ciao ninì non vorrei ritrovarti dietro in doccia con una saponetta per terra..

Finisce lo sterrato e inizia l’asfalto, SPAPANZ…. È come tuffarsi di panza dal trampolino, guardo Fulmine, nei suoi occhi si materializza la scritta “TILT”  è asfalto “duro”, normalissimo asfalto, non è nemmeno in salita, è un “duro” colpo allo spirito Trail e al morale, le gambe si rifiutano di andare, sul cruscotto si accende la spia “LOW FUEL”, da lontano scorgo la figura dello “ZANZE”  quante sfide (PERSE) a gareggiare con lui maaaa… un momento, ma come diavolo cammina? Via, parto, bersaglio agganciato, se non lo passo oggi, non lo passerò mai più, lo affianco gli dico “dai nemo su casso” (traduzione: “Su forza compagno di mille sfide intriganti, attaccati a me, andiamo al traguardo assieme perbacco”) mi dice che ha i piedi cotti, non stento a crederci cammina come se calpestasse delle puntine da disegno a piedi scalzi… FULMINE della Notte, ti ricorda qualcosa questo incedere???? Ciao Zanze, alla TDH io e il Fulmine ci siam pappati 20km in quelle condizioni, non ce la faccio a stare con te, troppi ricordi… hua hua hua via, riparto a “correre” mancano solo 2 km, ultimo ristoro, acqua in testa, ananas, acqua, coca, rutto, e via, salita OFF discesa ON il paese di San Rocco è lì che aspetta ma… come? Si svolta a destra su per la salita? Oh mio dio, i primi 50 m  riesco a correrli poi cammino 31,8 m fino a che non sento il respiro affannato di uno che mi sopraggiunge da tergo… noooo non sarà quello della saponetta vero? non esiste farsi passare adesso, altri 400m e si scollina, è discesa, ah come amo la discesa..

Marika's photo



 200m all’arrivo le fulminea Girl sono lì, Marika in versione “Paparazzo” ci ricopre di foto, tifo alle stelle, grazie, esagerate ragazze, ultima curva, il tempo di battere il 5 a un paio di bimbi ed è fatta 2:16:30” dice il cronometro 38° assoluto, avrei firmato per un 2:24, è grasso che cola, anzi no Birra, come quella che ci siam scolati nel terzo tempo fulmineo davanti a un bel piatto di gnocchi in compagnia di Ronnie prima e di tutta la banda fulminea poi…. GRAZIE RAGAZZI\E SIETE QUANTO DI MEGLIO  CI SI POSSA ASPETTARE IN UN TERZO TEMPO!!!


 Good  Run Amici

P.S. Egregio presidente Bress chiedo pubblicamente di ritirare al signor Simone T..la medaglia al valore Fulmineo rilasciata al termine delle sue encomiabili gesta atletiche dimostrate nella discesa da Cima Marana durante la TDH… il succitato compagno, dopo una (a suo dire) “Lancinante storta” rimediata SALENDO!!! sul sentiero delle Creste (si si…salendo) ha pensato di abusare (RITIRANDOSI) del passaggio in auto delle Fulminea Girl  per ridiscendere il più rapidamente possibile al più vicino chiosco di birra fresca ..... testimoni affermano e sono pronti a giurare, primo tra tutti “LO ZANZE” (acerrimo rivale nonché pretendente al titolo del concorso “Prova a prendermi 2013”) di averlo visto incedere con fare disinvolto e passo sicuro, traghettando fiumi di birra dal chiosco, al tavolo del terzo tempo Fulmineo…. 
Caro signor Simone T, per questo noi la amiamo e la perdoniamo per il suo ingiustificabile e incomprensibile gesto AMEN. ;-)

Considerazioni Serie e puramente Personali:
Percorso che aiuta molto il pubblico interessato alla gara, il Colletto di velo e Cima Summano sono praticamene a portata di macchina, percorso molto “corribile” per chi ha un minimo di dimestichezza con le salite (penso che i primi 10 non abbiano camminato un solo metro) l’inizio con leggere salite e falsipiani aiutato dai primi 500m su asfalto, aiutano a scremare per bene il gruppo e a far andare in temperatura il motore, anche il tratto in single track (ultimo km di salita in val Brazomè) non è mai troppo stretto da impedire i sorpassi, una volta iniziata la discesa verso il colletto di velo il percorso diventa molto panoramico sulla pianura sottostante,  discese mai troppo ripide e non troppo impegnative, al km 9 la strada spiana nel sottobosco fino al 10° km da dove parte il "sentiero delle creste", tutto in single track dove si può sorpassare solo chiedendo strada, alcuni passaggi sono abbastanza esposti ma ben segnalati e per nulla pericolosi dato che si percorrono in salita, fantastico il monte Summano visto da questa angolazione e le differenze tra il versante Nord e Sud di questo suggestivo tratto che da il nome alla gara, bella e panoramica anche  l’uscita dal successivo sottobosco in prossimità della cima, la discesa parte decisa e un po’ tecnica ma solo per il fondo ciottoloso dato che la pendenza non è mai esagerata dapprima su sentiero poi per qualche centinaio di metri fino alla malga su strada, da lì 300m su prato ripido e panoramico (per chi non scende a rotta di collo) dopodiché a 800m di quota, si svolta a destra nel sottobosco pressoché piatto in cui si può dar fondo a tutto e correre forte visto il fondo morbido e omogeneo, a 2 km dall’arrivo si torna sull’asfalto, leggeri saliscendi fino a 500m dall’arrivo dove si torna su sentiero per l’ultima breve salita che ti porta sugli ultimi 300m di asfalto prima dell’arrivo.
Balisaggio pressoché perfetto, forse una freccia in più allo scollinamento sul Brazomè  in corrispondenza del bivio ed una sotto a “Prà Minore” avrebbero sciolto qualche dubbio  ai meno attenti, organizzazione ottima con la possibilità del ritiro pettorali anche nel giorno della gara ( a mio avviso, è sempre un gran favore per chi viene da lontano) ampio parcheggio comodo a tutto e Location sublime, San Rocco, collina, fresco, con la sua “Sagra” con gli gnocchi fatti rigorosamente a mano e buono pasto nel pacco gara sono la ciliegina sulla torta… L’anno prossimo, io ci sarò!!!



MEMENTO AUDERE SEMPER... RICORDA DI OSARE SEMPRE

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