Foto tratta dal sito www.caregaweb.it
L’Obiettivo era uno solo, fare un buon allenamento impegnato
in ottica ultrabericus,
Definizione di buon allenamento: Corsa
COMENONCIFOSSEUNDOMANI dal primo all’ultimo metro, puntando ad arrivare però
arzillo e non strisciando ossia “dosando” le forze.
Fulmine&me
17 km sembrano un inezia rispetto ad altre sgroppate fatte
su queste lande ma in un winter trail
come questo c’è quel qualcosa in più che ha contribuito a portare sulla start
line ben 415 runners, c’è la Neve con la N maiuscola, suddetta N non è per la
quantita ma per la qualità, ce n’e per tutti i gusti, tanta, poca, farinosa,
bagnata, grumolosa, portante, affondante, ghiacciata ingannatrice ecc ecc, ad ogni cambio di declivio e versante,
le condizioni cambiano, rendendo questo trail un gigantesco parco giochi, per
chi in discesa piace buttarsi più o meno a pesce come il sottoscritto.
Fulmine, Trulla e il Taglia
Qualche nuova conoscenza con persone conosciute solo al di
là di un monitor e altri silenti lettori di questo sletterato Blog, soliti
comarò con i compagni di scorribande trail di ogni domenica , Fulmine ci spiega
bene la funzionalità della password provvisoria del sito Garmin, il Taglia tira
fuori un paio di orecchie bianche da lepre e una fantastica carota, il premio “Fashion
Trail” anche oggi è della strana coppia Taglia-Fulmine!
Foto di Mirko Zendri
Pronti via, lieve ressa sulla strettoia che dal
Bevi&Bevi (o era Magna@Bevi?) porta sulla strada delle sette fontane con
direzione Pian delle Fugazze(1176m), tornante a destra e si lascia subito l’asfalto
per inoltrarsi in salita nel sottobosco, il passo giusto è una chimera, il
sentiero si restringe e si è costretti a camminare, c’è colonna come negli incroci presidiati dai forconi, uscire dal sentiero battuto significa faticare il doppio e visto che di strada
da fare fino alla fine ce n’è ancora un sacco, temporeggio e cerco un po’ di
regolarità e coordinazione tra gambe e fiato.
2 km e il gruppo ormai
è ben sgranato, Fulmine ha preso il largo, ora si può superare tranquilli ma solo
fuori traccia, il sentiero è largo ma la neve è sempre più alta e farinosa, i
sorpassi costano un sacco, decido di vivacchiare dietro a qualcuno con un buon
passo, senza esagerare, il fiato è corto e le gambe chiedono già pietà, al 4°
km dopo malga Boffetal raggiungo il Taglia, oggi partito gagliardissimo, mi
guardo spesso attorno, è mondo neve, fantastico, prati immacolati che sembrano
cosparsi di brillantini illuminati da un sole spettacolare, il più della salita
iniziale ormai è fatto, un altro km e mezzo e saremo a Rifugio Campogrosso
(1469m) passiamo sotto la Sisilla, iniziano brevi discese dove mi butto a
cannone fuori dal calpestato, pistaaaa, fantastico, passo una quindicina di
runner in meno di 500m, complice la bella giornata e la strada che arriva fino
a quassù ci sono un po’ di turisti che si godono la giornata e ci incitano, sorpasso
anche la seconda delle Lady, tale Anna Z. ribattezzata da oggi col nome indiano
di “Colei che odia la discesa” lei sa perché ;)…. Delle altre signorine
promesse da Fulmine a me, Simone e Marco De Gasperi per proteggerci dal sole non v’è traccia però…
Si scende di circa 200m, miro e rimiro il massiccio del
Carega, scorgo bocchetta Fondi, un fazzoletto bianco verticale cosparso di
qualche puntino colorato, sci alpinisti che si godono il giornatone, inciampo e
cado la prima volta su una “pista” di neve gelata, battuta da un gatto delle
nevi, guadagno posizioni e perdo per la seconda volta il ramponcino sinistro,
me lo sistemo un attimo e complice il mio procedere troppo vivace, tiro un’altra
mina spettacolare con tanto di capriola su neve non più fresca ma incrostata
ollè!!!
Passiamo 3 o 4 guadi, la neve è fantastica, in alcuni punti la crosta
ghiacciata se calpestata con leggiadria riesce a sostenere il tuo peso e ti fa
disegnare traiettorie fantastiche, in altri la crosta si rompe e si
sprofonda fin quasi al ginocchio, bisogna stare attenti, è un po’ pericoloso
per le articolazioni ma con un po’ di attenzione e mettendo i piedi nei punti
giusti si vola (in tutti i sensi).
Scendendo di altimetria fino ai 980 m di Camposilvano la neve sparisce, alla quarta volta che mi si sfila il ramponcino, decido di toglierli entrambi, giretto per il paesino baciato dal sole, adagiato ai piedi di un Carega vestito col suo vestito migliore, elegantissimo!
Scendendo di altimetria fino ai 980 m di Camposilvano la neve sparisce, alla quarta volta che mi si sfila il ramponcino, decido di toglierli entrambi, giretto per il paesino baciato dal sole, adagiato ai piedi di un Carega vestito col suo vestito migliore, elegantissimo!
Il sole scalda che è un piacere, il panorama è bellissimo, è
tutto issimo oggi!!! Il vento spazza le cime e le fa fumare sollevando nuvole di
neve ventata. Voto: 11.
Ristoro, breve tratto asfaltato e di nuovo sullo sterrato, oramai mancano solo 2-3km ma c’è un ma, il “Ma” è l’ultimo km e mezzo fatto di 200m D+, affrontato dal sottoscritto quasi tutto al passo, si passa su un bellissimo ponte Tibetano che per elasticità è molto più simile ad un tappeto elastico, recupero qualche altra posizione e nei 500m finali dove l’erta lievemente spiana ,riapro il Gas, poco più in là si intravede il gonfiabile dell’arrivo, nemmeno due minuti ed ho già un brulè in mano, anzi due, facciamo tre. Fulmine mi ha preceduto di due minuti e mezzo "STICAZZI".
Ristoro, breve tratto asfaltato e di nuovo sullo sterrato, oramai mancano solo 2-3km ma c’è un ma, il “Ma” è l’ultimo km e mezzo fatto di 200m D+, affrontato dal sottoscritto quasi tutto al passo, si passa su un bellissimo ponte Tibetano che per elasticità è molto più simile ad un tappeto elastico, recupero qualche altra posizione e nei 500m finali dove l’erta lievemente spiana ,riapro il Gas, poco più in là si intravede il gonfiabile dell’arrivo, nemmeno due minuti ed ho già un brulè in mano, anzi due, facciamo tre. Fulmine mi ha preceduto di due minuti e mezzo "STICAZZI".
Chiudo soddisfatto della conduzione
di gara, tracciato divertente e mai
esagerato nelle pendenze , la neve ha reso tutto più bello ma molto più
muscolare, gli atleti d’elite (d’elite anche nel terzo tempo al Bevi&Bevi)
hanno impiegato mediamente 5 minuti in più rispetto alla scorsa edizione con condizioni di neve migliore…. Basta, non so più come smenarvela, che dire: Bel Trail, CAZZOFIGATA!!!!
10 commenti:
grande alvin!!!!
Corsa+neve+vin brulè...ottimo mix!
Grande Alvin!
Complimenti per il racconto super....avevi per caso un gilet blu e delle speedcross arancioni?????? Forse ti ho focalizzato!!!!
Bel racconto l'hai fatta rivivere e chi non l'ha fatta , Ettore Vicenza
Mi sono letto questo e molti post a ritroso e devo dire che fai venire voglia di correre. Soprattutto perché enfatizzi molto gli aspetti legati alla paasione, ai paesaggi e all'avventura e non ti dilunghi su tempi, attrezzature e tecnicismi. Bravo
Nino: Bella li ;)
Kikko, sua maestà, faccio di necessità virtù... ormai l'asfalto è solo un ricordo ;)
GianluCarretta ero io ero io, la prossima volta facciamo due chiacchere... ultrabericus?
Ettore, Grazie per il commento
El_Gae Grazie per la tua attenzione ma non leggere troppo il mio Blog o disimparerai a scrivere bene, ho letto solo qualche tuo post e devo approfondire un pò di più la lettura del tuo Blog. Si, effettivamente tento sempre di enfatizzare un pò la corsa passandola per facile, più che altro sono stato mandato sulla terra per diffondere il verbo della corsa intesa come divertimento... è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare.
Magari qualche summanata…l'ultrabericus mi sarebbe piaciuta molto ma per quest'anno ( visto la mia esperienza ) mi accontento della maratona alpina e magari Trans D'havet corta….è da poco,
un'annetto che corro con "costanza"…alla prossima campione!!!
quel Cazzo Figata mi sembra una terminologia non adeguata per un padre di famiglia!! mi raccomando :) he he he
un piacere ritrovarti sempre più pazzo.. Ti diverti, fai bene!
Dei che quest'anno...
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